“DEMONIACO”: LA PERFORMANCE DI TOMMASO BULDINI CON PLASTIKHAARE MUSICATA DA COLAPESCE PER IL FESTIVAL DEL FIUME CHE NON C'È

Con grande entusiasmo Cellar ha partecipato all'ultima edizione del Festival che quest’anno era sottotitolato “QUARTIERE DEI DESTINI INCROCIATI” e che si è tenuto dal 12 al 14 maggio 2023


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In occasione dell'ultima edizione del festival “Il fiume che non c’è”, Cellar Contemporary ha ospitato la performance “Demoniaco” dell’artista Tommaso Buldini, in collaborazione con il duo performativo Plastikhaare e musicata da Colapesce e Mario Conte.


Protagonista di questa edizione è stato uno dei narratori italiani più importanti del secolo scorso: Italo Calvino. Sulla linea delle precedenti edizioni, il tema scelto attingeva quest’anno dall’immaginario dei tarocchi. Parafrasando l’opera di Calvino “Il castello dei destini incrociati”, narrazione costruita attraverso l’intreccio di arcani maggiori e semi significativi del mazzo marsigliese, “Il fiume che non c’è” ha infatti come sottotitolo “Il quartiere dei destini incrociati”.

In questo particolare mazzo di proposte culturali, ricco di appuntamenti che spaziano dalla danza ai readings, dai concerti alle mostre - su tutte menzioniamo l’esposizione diffusa nel quartiere “Le città invisibili” di Federica Bordoni -, Cellar Contemporary ha messo in scena l’Arcano del Diavolo attraverso una performance. “Demoniaco” nasce dalla sinergia tra l’artista Tommaso Buldini, ideatore anche di un setup site-specific, il duo performativo Plastikhaare e il musicista e celebre cantante Colapesce. Dall’unione tra quest’ultimo e Tommaso Buldini - che per Colapescedimartino ha firmato due video musicali pluripremiati - prende vita una nuova modulazione artistica, che coniuga musica, arte visiva e performance. Questa è declinata per l’occasione in chiave esoterica, allacciandosi così al tema del festival e costituendone parte integrante del programma.

La performance si è tenuta domenica 14 maggio, negli spazi al primo piano della bOOkique. Nei due giorni precedenti è stato possibile visitare la galleria, dove prosegue la mostra “Venice in Cellar”. In un'atmosfera intima e raccolta, calda e oscura, quasi come un ventre materno, il tema dei tarocchi è stato portato in scena attraverso musica, voce e performance. Bizzarri e accattivanti, a momenti quasi disturbanti, i soggetti presentati, tra i quali, solo per citarne alcuni, i Gemelli, il Diavolo, il Sogno, sono tratti da un immaginario conosciuto e riproposti secondo la personale visione dell’artista. "Demoniaco" ha rapito, incantato e trasportato lo spettatore in un mondo altro, lontano dalla quotidianità ma non dalla realtà, proprio come in un sogno.