Chi è questo artista senza volto, senza nome e, apparentemente, senza identità?
Bäst: è una scritta che compare da oltre 15 anni per le strade di Brooklyn, dietro alla quale, come scrive Michael Toomral in catalogo, si cela un erede delle pratiche di affissioni e sovrapposizioni che portano alla ri-scrizione dell'identità del luogo su cui si opera.
Il fascino dell'arte e, dall'altra, i suoi lati misteriosi. Sappiamo solo che è americano, che utilizza lo pseudonimo Bäst e che con le sue opere ha portato per la prima volta a Trento il più autentico spirito di Brooklyn.
La pratica oggi del nomadismo culturale, nonché della "deterritorializzazione” (per dirla con le parole di Gilles Deleuze), cioè del vagabondaggio dei gusti, delle tradizioni, delle stesse idee, informano buona parte dell’arte contemporanea.
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Cellar Contemporary
by Davide Raffaelli
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