
Metti Laurina Paperina, e una festa di quartiere. Mettici la voglia di dare vita a un parco e a due isolati, almeno una volta all'anno; mettici l'entusiasmo degli abitanti. Con questa ricetta ha (ri)preso il via "L'isola che non c'è", una festa che ripensa e valorizza la storica Via San Martino e dintorni con una serie di eventi, mostre e concerti per un giorno di primavera (e, forse, anche d'autunno).
Cellar Contemporary ha partecipato alla festa con le videoinstallazioni tratte dalla serie "How to Kill the Artists" di Laurina Paperina, presentandosi al quartiere dentro e fuori dalla galleria.

Work in progress dal 2008, "How to Kill the Artists" è il manifesto ironico di un'artista "trentina nel mondo", capace di capovolgere e reinventare l'intero art-system contemporaneo. Con il linguaggio senza età del cartoon handmade, Laurina Paperina immagina e rappresenta le epiche morti degli artisti attraverso il loro stesso lavoro.
Ma come muore, Laurina Paperina?

Anche questo è stato svelato nel video-percorso proposto da Cellar per la festa, che ha dato vita, nella settimana successiva all'evento, a una mini-mostra "off" all'interno della galleria:
- HOW TO KILL THE ARTISTS #7 - videoproiezione a parete
- HOW TO KILL THE ARTISTS #4 - installazione di n. 8 monitor in loop
Nel quartiere per la festa, e videoproiettati in loop in galleria dal 15 al 23 maggio 2017:
- HOW TO KILL THE ARTISTS #8 - Via San Martino, 52/1-53
- HOW TO KILL LAURINA PAPERINA - Via Torre d'Augusto, 5-7

