Le due versioni della personificazione della città elaborate dall’artista per il progetto di arte urbana “Guardami, io sono Mantova”, sono ora disponibili in 25 esemplari ciascuna
È una città personificata e multisfaccettata quella che Margherita Paoletti ha saputo interpretare per
“Mantova distesa” e “Manto” sono liriche personificazioni di una città e dei suoi simboli, capaci di racchiudere architettura, arte e natura.
MARGHERITA PAOLETTI, bozzetto per "Guardami, io sono Mantova"
Mantova sembra appoggiarsi sull’acqua. Le sue mura e la sua natura vi si riflettono da tempi antichi. All’interno delle sue architetture Mantova nasconde i segni tracciati dai grandi artisti, tesori di un’altra epoca celati segretamente tra le mura dei magnifici palazzi. Mantova è distesa sull’acqua e si guarda, il suo rilfesso le mostra qualcos’altro. Il suo corpo fragile e vulnerabile alle intemperie umane e terrestri è fatto di foglie, piante e fiori. La natura è ritornata ad abitarla.
MARGHERITA PAOLETTI, "Mantova distesa", 2020, stampa Fine Art Ed. 25, 40 x 60 cm. VAI ALL'ARTWORK
MARGHERITA PAOLETTI, bozzetto per "Guardami, io sono Mantova"
Manto racchiude nella sua forma un intreccio di edifici maestosi e natura selvaggia. Tra gli spazi del cielo volano uccelli liberi, prendono il volo dai tetti e dagli alberi che abitano quel corpo. Scivola silenziosa l’acqua che fa crescere la vita e quel fiore di origini esotiche e lontane: il loto. Manto dalle spalle larghe, portatrice di una saggezza endemica rivela i suoi tesori preziosi, le materie generatrici di terra e acqua.
MARGHERITA PAOLETTI, "Manto", 2020, stampa Fine Art Ed. 25, 40 x 60 cm. VAI ALL'ARTWORK
Le stampe fine art hanno tiratura 25 e sono numerate e firmate dall’artista.