Society Risk Protection è un progetto transdisciplinare che raggruppa i lavori di visual artist, designer, pittori, e scultori. Spiati, osservati e osservabili.
La costante modernizzazione che riguarda la società contemporanea si avvale di un elevatissimo progresso tecnologico applicato alle realtà industriali che ha favorito l'aumento della produzione e della ricchezza ma anche l'incremento del controllo da parte degli Stati che minano le democrazie e che si insinuano nella vita privata dei cittadini attraverso la tecnologia.
L’evoluzione, quindi, ha portato ad un aumento della produzione sociale del “rischio”. Di conseguenza, l’individuo privato della sua certa sicurezza, costituisce collettivi che insorgono contro il sistema; l’anima della rivolta coinvolge e al contempo è stimolata dall'arte e dalla moda, intese come insieme di elementi culturali e del vestiario volti a riconsiderare gli elementi per la protezione della persona e della sua identità.
Le manifestazioni di protesta che negli ultimi anni hanno sempre più interessato parti cospicue di masse in modo omogeneo, alimentando la formazione di conglomerati in Europa, Stati Uniti, Hong Kong e così via ci inducono a riflettere sulle caratteristiche di un genere di abbigliamento che avrà sempre più connotati di protezione della persona e della sua identità, nonché per sovvertire e contrastare l’impegno tecnologico mobilitato dai sistemi di potere dei governi per sedare e tenere sotto controllo tali eventi di massa.
Vexed Generation è da considerarsi il brand precursore nella realizzazione di capi di abbigliamento progettati per affrontare un contesto urbano compromesso da inquinamento atmosferico, sorveglianza estrema e restrizioni alle libertà personali. Il fenomeno in questione è tutt’ora in espansione e sono diversi i designers e gli artisti che si occupano, nelle loro pratiche, di indagare ed esplorare realtà in cui i meccanismi di difesa della persona assumono centralità, utilizzando accessori e complementi d’abbigliamento che si avvalgono delle più recenti tecnologie. L'obiettivo è la protezione della persona, soprattutto ai fini della salvaguardia delle libertà personali, osteggiate dagli strumenti tecnologici o anche per evitare il furto di dati e informazioni sensibili. Un futuro distopico in cui l'individuo si muoverà sempre più verso una monodimensione identitaria in cui si accentuerà, per contrasto, l’esigenza di nascondersi e mimetizzarsi, anche attraverso l’uso di manufatti ad hoc che coniugano creatività e tecnologia allo scopo di evitare il controllo tentacolare.