CELLAR CONTEMPORARY TRA ARTEFIERA E BOOMING 2023

Cellar Contemporary e Studio d'Arte Raffaelli presentano una selezione di artisti locali e internazionali alle fiere bolognesi



Apertura al pubblico - venerdì 3 febbraio | 11:00 - 20:00- sabato 4 e domenica 5 febbraio| | 11:00 - 20:00

Cellar Contemporary sarà presente alla 46esima edizione di Arte Fiera con uno stand dedicato a Donald Baechler e la scuola di New York assieme ai lavori di Lance De Los Reyes e Brian Belott.

Maestro e allievi si confrontano tramite un dialogo generazionale che ha segnato un importante spaccato nella cultura contemporanea a New York ed è destinato a entrare nei libri di storia dell'arte.  Attraverso disegni e collage, la galleria propone un percorso dalla coerenza monografica tra gli stili dei tre artisti. Donald Baechler presenta una serie di disegni in bianco e nero, caratterizzati da sfondi molto lavorati e iconici soggetti centrali.

I suoi allievi e assistenti Lance De Los Reyes e Brian Belott si dedicano rispettivamente all'uso di scritte e contorni neri e a una produzione basata sul collage e il lavoro con la carta. Cellar Contemporary riprende questo filone contemporaneo 12 anni dopo la mostra “Spaghetti & Beachballs", dedicata proprio alla Scuola di Donald Baechler, che venne ospitata dalla galleria Studio d’Arte Raffaelli.

Le gallerie Studio d'Arte Raffaelli e Cellar Contemporary si uniscono anche a Booming per il secondo anno consecutivo con un progetto espositivo su tre artisti apparentemente lontani tra loro, ma che presentano dei punti di contatto.


Apertura al pubblico - Giovedì 2 febbraio | 20:00 – 24:00 - Venerdì 3 febbraio | 16:00 – 24:00 - Sabato 4 febbraio  | 15:00 – 24:00 - Domenica 5 febbraio | 11:00 – 20:00

È immediato il dialogo stilistico tra le creature mostruose di Bruno Fantelli - giovanissimo pittore trentino che attraverso tecnica e abilità antiche crea un mondo saturo di creature inquietanti e malvagie - e le figure graffianti di Solomostry - artista a 360 gradi che ha saputo fare del suo stile una sorta di marchio di fabbrica estremamente riconoscibile. Più ricercata invece l'attitudine performativa e fotografica di Zana Masombuka, giovanissima artista e attivista sudafricana che utilizza trucco, costume e posa performativa per andare a comporre immagini di grande equilibrio estetico, dal messaggio chiaro ed empatico e dal potere trasversale.