Si può pensare alla Fantasticheria come a una linea sottile, una retta infinita che lascia aperta la possibilità di intersecarsi con essa – seguendo per un tratto la sua direzione –, oppure consentendo brusche inversioni di rotta.
È la linea che separa il sonno dalla veglia, ha tutte le caratteristiche di meravigliosa ambiguità contenute nel concetto di confine, e tra i confini è il più semplice e complesso da oltrepassare. Non così per l’artista, che assume la Fantasticheria come punto di vista.
Nella pratica creativa degli artisti David Aaron Angeli, Bruno Fantelli, Joe Grillo, Federico Lanaro, Angelo Maisto, Andy Ness, Margherita Paoletti e Laurina Paperina prende vita una Fantasticheria unitaria, legata agli universi onirici umani, animali e vegetali, declinati nelle forme della delicata reverie o del sogno surreale. Ciascuno con la sua poetica è in grado di operare un ambiguo capovolgimento creando accostamenti paradossali, fluttuazioni e slittamenti di significato, sdoppiamenti percettivi.
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